Matteo Berrettini è un giovane tennista romano che, l’11 luglio 2021, ha sfidato in finale il campione Novan Djokovic a Wimbledon.
Nonostante non abbia vinto, la sua bravura ha fatto il giro del mondo, specie perché è riuscito a tenere testa al tennista più forte al mondo nonostante abbia solo 25 anni.
Matteo rappresenterà l’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2021, al via il 23 luglio prossimo.
Ma cosa sappiamo del giovane e talentuoso tennista? Indaghiamo un po’ su di lui 🙂
Biografia
Matteo Berrettini è nato a Roma il 12 aprile 1996.
I genitori Luca – ex dirigente di Publitalia – e Claudia Bigo hanno sempre incoraggiato i figli a proseguire la carriera sportiva, specialmente il tennis: l’amore di Matteo per questo sport è dovuto al fratello minore Jacopo che, per primo, lo portò a giocare con sé.
A livello di studi, Matteo ha frequentato il Liceo Scientifico Archimede della Capitale e l’anno prima del Diploma l’ha invece seguito come privatista, di modo da conciliare meglio carriera scolastica e sportiva.
Attualmente vive nel quartiere dei Parioli e, secondo la classifica ATP dei tennisti più forti al mondo, è classificato al 9° posto.
Carriera sportiva
Il primo evento professionistico a cui partecipa Berrettini come tennista risale al 2013 quando, appena 17enne, partecipa al Future Italy F21, venendo eliminato nelle fasi iniziali.
Nel 2015 arriva la sua prima vittoria della carriera: sconfigge infatti il tennista serbo Miki Jankovic durante il Futures Turkey F11.
Sempre nel 2015 vince, insieme al compagno di squadra Filippo Baldi, il primo trofeo in doppio ed entra nella classifica ATP alla posizione 1674 in singolare e 1156 in doppio.
Ad ottobre conquista il primo titolo ITF all’Italy F30 di Santa Margherita di Pula e così risale la classifica ATP, arrivando a ricoprire il 525esimo posto in singolare.
Dal febbraio al settembre 2016 il giovane tennista è costretto a fermarsi per via di un infortunio piuttosto grave al ginocchio.
Nonostante questo stop per motivi di salute riesce a chiudere la stagione sportiva in maniera positiva grazie a numerose vittorie, tra cui ricordiamo la più importante ad Andria contro l’ex top 5 ATP Tommy Robredo.
Matteo diventa così il 435esimo tennista più forte di sempre.
Nel 2017 la carriera sportiva di Matteo Berrettini subisce una svolta: non solo infatti diventa 300esimo nella classifica ATP ma viene anche scelto per competere agli Internazionali d’Italia.
Il primo match agli Internazionali lo vede scontrarsi direttamente con Fabio Fognini, uno dei tennisti veterani del circuito ATP.
Matteo esce sconfitto dal duello ma, grazie alle vittorie successive, conclude la stagione piazzandosi al 135esimo posto della classifica ATP.
L’anno successivo partecipa agli Australia Open, debuttando così nel primo torneo Grande Slam della sua carriera.
Nei primi mesi del 2018, grazie alla vittoria del Challenger di Bergamo e ai suoi risultati nel Masters 1000, si piazza tra i primi 100 della classifica ATP.
Per via dei grandi risultati conseguiti al Roland Garros di Parigi, Matteo arriva 80esimo nella classifica dell’ATP ma la sua scalata non si ferma: entrato a Wimbledon, batte Jack Sock, 15esimo della classifica.
Guadagna così la possibilità di partecipare all’ATP World Tour 250 e agli US Open e, per via dei successi ottenuti, chiude la stagione al 54esimo posto della classifica mondiale.
Gli ultimi anni
Il 2019 di Matteo non inizia nel migliore dei modi: dopo le sconfitte subite a Doha e Auckland, esce al primo turno degli Australian Open contro Tsitsipas.
Il tennista si rifà però a Sofia, quando riesce a raggiungere la seconda semifinale della carriera agli ATP e, grazie ai suoi risultati, si piazza al 46esimo posto della classifica mondiale.
Successivamente sbaraglia la concorrenza nell’ATP 250 di Marsiglia e in altri tornei a Budapest e Monaco, arrivando al 31esimo posto della classifica ATP.
Sempre nel 2019 sconfigge, durante gli Internazionali d’Italia, il numero 5 al mondo Alexander Zverev.
Agli Internazionali fa seguito il Roland Garros e, nonostante Matteo venga sconfitto sia in singolare che in doppio, chiude il torneo al 30esimo posto del ranking mondiale, diventando di diritto il secondo tennista italiano più forte al mondo.
Dopo il Garros, Matteo va a Wimbledon e gioca un match contro Roger Federer, futuro finalista del torneo.
Dopo un breve stop per via di un infortunio alla caviglia, Matteo rientra in campo per i Masters 1000 di Cincinnati e vince il primo incontro in carriera agli US Open contro Richard Gasquet.
Agli US viene fermato da Rafael Nadal ma, grazie ai successi ottenuti a San Pietrburgo e a Vienna, il tennista non solo si piazza all’ottavo posto del ranking mondiale ma vince anche il premio ATP come tennista che ha fatto più progressi durante una stagione.
Nel 2020, per via del COVID19, prende parte solamente ai tornei Australia Open, Western&Southern Open a New York e US Open, chiudendo la stagione al 10° posto della classifica mondiale.
Nel 2021 conquista il 4° titolo ATP della carriera e arriva alla finale ATP Cup, conquistando anche la vittoria al Masters 1000 a Madrid.
Matteo Berrettini è il primo italiano a competere in una finale dell’ATP Cup e, nonostante viene eliminato da Zverev, si piazza al nono posto del ranking mondiale.
Agli Internazionali d’Italia esce agli ottavi di finale, al Roland Garros arriva in semifinale e successivamente vince il Queen’s ATP 500, confermandosi al 9° posto nella classifica ATP.
Il 9 luglio 2021 conquista la finale di Wimbledon e gioca per il titolo contro Djokovic; nonostante perda per un soffio, Matteo diventa di fatto il primo tennista italiano ad accedere alla finale di questo torneo.
A partire dal 23 luglio prossimo, Matteo sarà impegnato a rappresentare il tennis italiano alle Olimpiadi di Tokyo.
Vita privata
Matteo Berrettini è legato alla tennista australiana Ajla Tomljanovic.
Non si sa di preciso da quanto tempo i due stiano insieme, ma sono sicuramente una delle coppie di campioni più belle e giovani dei giorni nostri 😉
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